L’ASD Imola Rugby ambisce a diventare una società di riferimento di natura sportiva del territorio imolese attraverso la quale tutti i tesserati e le loro famiglie, coadiuvate da dirigenti e tecnici, possono trovare un ambiente educativo sano ed accogliente che possa coniugare l’attività sportiva di riferimento ad un sostegno post scolastico e lavorativo per garantire una crescita sia sportiva che personale attraverso i valori del rugby.
La nostra idea è quella di far vivere e partecipare ai nostri tesserati la possibilità di conoscere persone di altre culture, etnie e religioni che questo sport riesce a fare incontrare Frequentare la nostra vita associativa, sia per le ragazze che per i ragazzi, consentirà una crescita personale equilibrata attraverso il gioco ed i valori del rugby in un Club di appassionati e con un forte senso di appartenenza, all’interno di un ambiente sano, sicuro e piacevole, non dimenticando le persone svantaggiate.
E’ intenzione dell’A S D Imola Rugby, attraverso la pratica del gioco del rugby, incentivare uno stile di vita sano.
L’Imola Rugby è stata fondata nel 1978 grazie all’iniziativa di Giovanni Montanari, Tonino Calderoni e Alfredo Muscari con un gruppo di giovani appartenenti al movimento “scoutistico” imolese. Montanari ne è stato il primo presidente ed è rimasto in carica fino al 1990, anno in cui gli è subentrato Loris Fenati.
Durante la presidenza Montanari la società, sponsorizzata SICA FIAT, ha guadagnato la promozione in serie C1 (1986) ponendo le basi per un forte movimento giovanile ed ha arruolato nelle proprie file i sudafricani Robert Du Preez, Johan Steyger (entrambi poi selezionati per la nazionale springboks), Gideon P. Nel e Chirs Smit. Inoltre, per due stagioni (1988-1990), ha avuto come guida tecnica un “guru” del rugby sudafricano del calibro di Pieter Pelser.
Sotto la presidenza Fenati e con il supporto del main sponsor BIERE DU DEMON è arrivata la serie B sfruttando le logiche dei ripescaggi; una categoria conservata per due annate agonistiche in parallelo alla presenza della formazione UNDER 19 nel girone nazionale di eccellenza.
In questi anni, dall’87 al ’94, sono sbocciati diversi talenti dal vivaio imolese: Massimo Villa e Massimo Trerè sono stati convocati in nazionale giovanile; Filippo Fenati, Paolo Zanelli, Leonardo Nardelli e Antonio Samorì hanno avuto l’onore di essere selezionati per le rappresentative UNDER 17. Infine, Davide Sasdelli ha collezionato molte presenze da titolare nelle nazionali UNDER 17, UNDER 19, UNDER 21 e UNDER 23, partecipando inoltre alla COPPA DEL MONDO UNIVERSITARIA nel 1995.
Dopo le dimissioni di Fenati, avvenute nel 1994, il testimone presidenziale è giunto nelle mani di Roberto Libè che ha portato Imola alla disputa di diverse stagioni in C1 fino all’amaro epilogo della retrocessione in C2 nel ’99.
Dal giugno 2000, la presidenza è passata a Massimo Villa, primo giocatore imolese a ricoprire l’importante carica.
I venti di crisi si sono placati grazie alla proficua condivisione del “modus operandi” societario con la collegata LYONS RUGBY ed il partner SICAMION: un’opera di completa ricostruzione del forte vivaio mediante un lavoro capillare nelle scuole e la sinergia con altre società romagnole.
Negli anni viene inglobata la Lyons Rugby all’interno dell’Imola Rugby e si è consolidata la fiducia di sponsor del calibro di GESTAUTO (concessionario auto CITROEN), FALCO, Gruppo SOFIR e TARTARINI.
Nella stagione 2007/2008, la validità del percorso operativo della dirigenza imolese trova riscontro nei numeri: 250 tesserati, 9 squadre partecipanti ai campionati di categoria (compresa la neo-nata formazione “Old”). Con questo prezioso biglietto da visita e con il partner AUTO SICA FIAT (di Alfredo Montanari, figlio del primo presidente Giovanni) si sono svolti i festeggiamenti per i 30 anni di attività (nel capitolo “corsi e ricorsi” storici è doveroso segnalare che lo sponsor della fondazione è il medesimo trent’anni dopo!)
Nella stagione 2009/2010 è arrivato il salto di qualità con la conquista, questa volta sul campo, della serie B. Dopo due stagioni, la retrocessione in serie C1 ha caldeggiato una rinnovata progettualità futura ad ampio respiro, non soltanto finalizzata al successo della squadra Senior ma alla costruzione di un vivaio fonte di linfa vitale per la crescita del club.
In questo processo ha preso forma l’ingresso dell’Imola Rugby nel progetto “franchigia Romagna”: l’unione di tutti i club della Romagna in un unico comitato capace di gestire una prima squadra creata dalle eccellenze delle singole società affiliate ed un piano tecnico/logistico favorevole allo sviluppo di ogni compagine. Promotore di questa pianificazione il filantropo Giovanni Poggiali ed il suo staff composto da Giacomo Berdondini, Direttore Generale e Francesco Urbani, Direttore Tecnico.
L’ulteriore salto di qualità per lo sviluppo tecnico ed umano dell’Imola Rugby porta all’ingaggio del Direttore Tecnico Aurelien L’Hotellier. Francese di Tolosa, arriva sulle rive del Santerno dopo diverse stagioni alla guida manageriale e tecnica della nazionale Svizzera Under 19 con la quale si aggiudica due Coppe Europa FIRA tier 2.
Aumenta anche il peso politico societario, dal 2012 il presidente Massimo Villa è consigliere regionale della Federazione Italiana Rugby (FIR) e protagonista della vita politica federale nazionale.
Nella crescita sportiva e logistica della struttura ha grande importanza l’ampliamento del numero di persone appartenenti al board dirigenziale con la conseguente nascita del nuovo club “QUERCE RUGBY”, come ramo dell’Imola Rugby, presieduto da Pier Angelo Morini. L’obiettivo è la gestione del mini rugby e di tutti gli eventi extra sportivi inseriti nella quotidianità dell’impianto “Zanelli Tassinari”, dal 2015 amministrato in solido dalla società imolese.
Tra le aspirazioni della neonata “QUERCE RUGBY”, in primis, la costruzione della tanto sognata Club House, vero esempio di “project financing”; l’impiego di capitali privati per la costruzione di una accogliente struttura gestita dal movimento rugbistico ma di proprietà del Comune di Imola.
Lo sforzo dell’attuale dirigenza è ora, infatti, orientato alla ricerca di un solido sostegno economico e politico per la realizzazione di questi ambiziosi progetti.